Tutte le lingue del mondo. Eccetto il sardo

Zedda

La Giunta Zedda si vuole cosmopolita, ma ha qualche problema con la nostra lingua. Nonostante si sia aperta alle iniziative di qualche coraggioso consigliere (regolamento toponomastico, regolamento sui concorsi, e qualche riconoscimento simbolico), non ha capito che il sardo deve essere parificato all’italiano e tutelato perché minorizzato, cioè stigmatizzato, escluso dallo spazio pubblico, ridotto a dialetto domestico. Invece niente. La tentazione di voler apparire fighetti ad ogni costo prevale. E così l’assessorato alle attività produttive, già distintosi per NON avere nessuna politica a favore dei residenti del Centro storico, continua a pensare che il sardo sia folklore, a non capire che cosa significhi il patrimonio culturale, e quindi anche linguistico, di una città. Vorrebbe rilanciare i Mercati Civici “per i turisti” affiggendo questi pletorici cartelli d’ingresso in tantissime lingue fra cui manca solo la nostra. Questa è l’idea che in SEL e nel PD hanno del sardo. Una lingua di cui si vergognano. Come possono rappresentarci, come possiamo votare chi si vergogna della nostra cultura e del suo monumento immateriale più importante? Una lingua elaborata collettivamente in più di mille anni di storia culturale dei sardi e dei cagliaritani? Per loro, è molto meglio nasconderla.
In realtà, sono solo dei provinciali.

dae http://alessandromongili.wordpress.com/2014/01/23/tutte-le-lingue-del-mondo-eccetto-il-sardo/