UNIVERSITÀ DI SASSARI LINGUA DI BRONZO BIFORCUTA...EXCUSATIO NON PETITA..

moro imbavagliato
Il Magnifico Rettore dell’Università, presentato dai soliti titolacci antisardi della Nuova Sardegna, esprime sue valutazioni sul libro di Peppe Corongiu più che per svalutarlo per difendere l’Università di Sassari dall’accusa di essere la roccaforte dei contrari alla lingua sarda. Non si capisce perché il Rettore Mastino offra le sue larghe spalle di discepolo di Lilliu per difendere un grumo di professori della sua Università che tanto si sono opposti alla lingua sarda da fare perdere all’Università sassarese ben 250 mila euro di finanziamento regionale per il progetto Fils-formazione insegnanti in lingua sarda. Fatto gravissimo e incancellabile e concretamente un atto, un fatto, una realtà di ostilità alla lingua sarda. Non chiacchiere ed opinioni tutte legittime sulla questione. Non entro nel merito delle critiche al libro di Corongiu perché sarà lui a difendersi secondo il principio che ” chi non cheret a essere sonadu no si fetta campana ” nè a quelle più subdole nel chiedere implicitamente la testa di un funzionario invece di criticare apertamente l’Assessore che ne è il diretto responsabile politico. Perchè critiche se ne possono fare sempre, come per il fatto che l’Assessore non ha ancora risposto al telegramma che abbiamo inviato come componenti dell’Osservatorio per la lingua sarda Corraine, Pinna e Carboni, guarda caso proprio per valutare costi e benefici del progetto Fils che coinvolge le due Università sarde per ben 500 mila euro, delle quali 250.000 non spese dalla sassarese. Ed è lo stesso Rettore che lo scrive nel suo intervento : l’Universita” intende operare concretamente con il progetto di formazione «Il sardo a scuola», finalmente approvato perché «congruo con la programmazione regionale». Eppure sappiano quanti ostacoli siano stati frapposti, tanto che le somme destinate sono andate in perdute.” Le somme sono andate perdute?!. Ma perché sono andate perdute? Per molti motivi, tutti inerenti al criticabilissimo e francamente impresentabile progetto FILS sassarese ma sopratutto per il rifiuto dei professori sassaresi, spalleggiati da Mastino, e da qualche sovranità intento a costruire stati, di insegnare il sardo in lingua sarda. Scusate la semplicità dell’affermazione ma serve a fare capire come l’intestardirsi a voler tenere un corso di formazione in italiano, affinché gli insegnanti possano insegnare in lingua sarda non significa essere contro la lingua sarda ? Non significa forse agire con intenti colonizzatori ? Intestardirsi sino a perdere il finanziamento e lasciare tutto il nord Sardegna senza la formazione degli insegnanti non è gravissimo? Gli insegnati del bacino che doveva essere supportato dall’Università di Sassari non hanno potuto essere firmati per insegnare in sardo la lingua sarda e sopratutto le proprie materie in lingua sarda . È calcolabile il danno subito dai nostri ragazzi ?Mentre invece a Cagliari Unica ha svolto due moduli del Fils insegnando il sardo in lingua sarda ed a insegnare altre materie in lingua sarda.. Il Rettore Mastino ci informa che un progetto ” Il sardo a scuola” sarebbe stato approvato. Sempre insegnando ad usare il sardo in Italiano o è cambiata la musica? Vorremmo proprio conoscerlo questo progetto per valutarlo e per sapere con quali denari sarebbe stato finanziato. Per informazione il progetto Fils non approvato per colpa dell’Università di SS doveva essere finanziato col Piano triennale 2008-2010 abbondantemente scaduto e archiviato. Per concludere, mi sembra che la pezza scritta da Mastino sia peggiore del buco, rimane il fatto che Su Comitadu pro sa limba sarda continuerà ad interessarsi della questione e se la politica non darà risposte si rivolgerà ai tribunali sia contabili che penali annunziando già da adesso iniziative pubbliche di dibattito.