Ritardo scolastico e lingua

Roberto Bolognesi

Guardatevi questa tabella.

Riporta i dati del ritardo scolastico nella provincia di Cagliari per l’anno scolastico 2008/09:

http://sardiniaopendata.files.wordpress.com/2013/06/selezione_009.png?w=1200

http://sardiniaopendata.files.wordpress.com/2013/06/selezione_009.png?w=1200

Poco più della metà dei maschi è in regola.
Le femmine, ma pare che questa differenza sia universale, li superano del 10%.
Anche la percentuale di studentesse in ritardo è comunque altissima, se la si confronta con la percentuale di ritardatari olandesi: il 22%.
E l’Olanda non è che se la passi neanche così bene: la percentuale media di ritardatari nei 34 paesi OESO è del 14,3. (Nederland scoort slecht met zittenblijvers | nu.nl/binnenland | Het )
Il titolo del link è: “L’Olanda raggiunge pessimi risultati con i ripetenti”.
In Olanda si preoccupano per il 22% di ripetenti.
In provincia di Cagliari erano il 41%, ma stando ai dati sull’aumento della dispersione scolastica, sono probabilmente peggiorati.
Ora è chiaro che le ripetenze dipendono molto anche dalla particolare cultura in materia di ogni singolo paese: in Olanda, ripetere l’anno viene ritenuto utile in molti casi.
Per cui, i dati della provincia di Cagliari vanno confrontati con quelli di altre zone dello stato italiano.
In Internet questi dati non si trovano, almeno se riferiti a tempi recenti.

Ho trovato soltanto questo documento, che riguarda il 2011: Ripetenza in Italia e fuori – rilevazioni INVALSI – T. Pedrizzi

Scuola secondaria di 2° grado (2° anno) Anche qui, per quanto riguarda le percentuali di posticipatari [ripetenti] presenti nel campione, viene rilevata una loro maggiore presenza nelle regioni settentrionali ed una diminuzione costante nel passaggio dal Centro a Sud. In Val d’Aosta sono il 31% e nelle scuole italiane della Provincia di Bolzano il 38%. Scendendo al Sud, la tendenza alla diminuzione è la stessa della scuola media, fino ad arrivare al 13% della Calabria. Unica eccezione la Sardegna che arriva al 30%. Le cause ipotizzate sono sempre le stesse.”
Val d’Aosta: 31%
Sud Tirolo (scuole italiane): 38%
Sardegna (chissà perchè associata al meridione, ma in controtendenza): 30%
Mavá? Ohibò, ma sono tre regioni che ospitano minoranze linguistiche!
In Sud Tirolo, ovviamente, la minoranza è costituita dagli Italiani.
Ma che strana coincidenza!
Ma non è che il ritardo scolastico abbia qualcosa a che fare con la situazione linguistica della regione?
Questo naturalmente lo studio non ce lo dice.
Figuriamoci!
Ma vediamo le conclusioni dell’INVALSI:

Conclusioni (ma attenzione, si tratta di un campione!):

  1. la scuola primaria non boccia, mentre in prima secondaria 1° grado la media nazionale è dell’ 8,5%, in terza dell’11% ed infine in seconda superiore del 21.9%.
  2. le bocciature diminuiscono andando dal Nord al Sud. Ai due estremi: Valle D’Aosta e Provincia di Bolzano da una parte e Calabria dall’altra.
  3. i bocciati non migliorano gli apprendimenti, ma dimostrano costantemente in tutti i livelli percentuali di apprendimento inferiori

Prescindendo in questa sede dal problema Nord-Sud, anche dai dati della valutazione esterna nazionale risulta che costantemente il livello degli allievi che hanno ripetuto è inferiore a quello dei regolari, il che significa che la bocciatura non funziona per innalzare gli apprendimenti.”

Ancora una volta non ci dicono niente sul rapporto tra situazione linguistica e rendimento scolastico.

Ormai per me è chiaro che questo uno dei più potenti tabù italiani.

Sono anni che cerco nella rete qualcosa sull’argomento.

Accontentiamoci di sapere che i ragazzi sardi vengono bocciati quanto quelli della Val d’Aosta e di pensare che questo dipende dal fatto che i Sardi sono più stupidi della media degli Italiani.

Molti Sardi questo lo pensano davvero e, per quanto riguarda loro stessi, hanno anche ragione.

dae http://bolognesu.wordpress.com/2013/06/07/ritardo-scolastico-e-lingua/