Massimo Zedda "dimentica" la lingua

Massimo Zedda "dimentica" la lingua

Attendevamo le sue dichiarazioni programmatiche con la speranza che la Nuova Amministrazione tenesse conto che la lingua sarda è il fondamentale elemento identitario dei sardi e quindi dei cagliaritani.

Essa è tutelata dalla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d’Europa sottoscritta dal Governo italiano e, in attuazione dell’Art. 6 della Costituzione è riconosciuta lingua di minoranza storica è tutelata dalla legge 482/99 e dalla legge Reg. 26/97 che amplia il riconoscimento e la tutela al Gallurese, Sassarese, Tabarchino, dando importanti strumenti e possibilità di finanziamenti ai Comuni per la loro tutela.

Purtroppo nelle sue dichiarazioni programmatiche la lingua sarda non è stata neanche menzionata.

“Su Comitadu pro sa limba sarda” è convinto che la politica linguistica a favore della minoranza linguistica sarda sia di carattere bipartisan e che sia decisivo l’impegno concreto dei partiti e degli amministratori in questo settore cruciale per l’Identità nazionale dei sardi, non solo come fattore libertà, di identità e crescita culturale, ma come decisivo prerequisito e fattore decisivo per ogni sviluppo istituzionale, economico e sociale.
Sopratutto la Città di Cagliari, per i fattori a tutti noti e. se veramente la si vuole legittimare come “porta su tutto il territorio regionale”, per la sua particolare identità sociale e linguistica conseguente all’inurbamento del dopoguerra che ne ha forgiato l’attuale identità di maggiore città della Sardegna, non può essere assente dall’operatività necessaria a restituire ai sardi tutti ed ai cagliaritani in particolare uno dei principali diritti civili, il diritto alla lingua propria in un sistema di bilinguismo qual’è oggi deciso e regolato dalle leggi menzionate.

Su “Comitadu pro sa limba sarda” prima del voto, letti tutti i programmi elettorali e rilevata la carenza di argomenti relativi alla lingua sarda ,inviò una lettera ai candidati a Sindaco di Cagliari nella quale ai sensi della Legge 482/99, “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche “, chiedeva l’impegno, in caso di elezione, a creare lo Sportello linguistico comunale e a finanziare adeguatamente una politica linguistica comunale, così come già realizzato in tantissimi comuni della Sardegna.

Oggi che Lei è Sindaco, rinnoviamo la richiesta, auspicando che le sue dichiarazioni programmatiche, carenti sulla questione, vengano integrate da una riflessione e un programma relativo alla lingua sarda ed in particolare, rendendoci disponibili ad ogni collaborazione, ci permettiamo di suggerire una particolare attenzione, per quanto di sua
competenza, nei riguardi di tutta la politica culturale del Comune ad iniziare dalle scuole, dal turismo, dalla comunicazione istituzionale alla promozione, dalla cartellonistica alla toponomastica e ad ogni piano di comunicazione utile a restituire a Cagliari la sua identità sarda.

Leave a comment

Send a Comment

S'indiritzu email tuo no at a èssere publicadu. Is campos pedidos sunt signados *