Cls: sa Regione gastat pro sa limba una misèria

Comitadu Limba Sarda
Bene il Convegno dell’Università di Cagliari sulla lingua sarda, male l’Università di Sassari, ma la Regione investe nella lingua sarda solo lo 0,40% dei suoi fondi per la cultura.

Su Comitadu pro sa limba sarda valuta positivamente l’inizio del progretto FILS progettato e in corso di realizzazione da parte dell’Università di Cagliari.

Il Convegno di studi incentrato sull’uso del sardo veicolare nella Scuola e nell’Università chiarirà l’uso della lingua sarda e delle lingue alloglotte sia per imparare il sardo come per insegnare in sardo tutte le materie studiate nele scuole di ogni ordine e grado, nel confronto con le altre lingue di minoranza della Repubblica.

Spiace rimarcare come l’Università di Sassari ancora non abbia ancora neanche iniziato un progetto analogo, sopratutto per il suo anacronistico rifiuto di insegnare il sardo curricolare almeno nel 50% delle lezioni dirette e nel 50% dei laboratori.

L’atteggiamento dell’Università di Sassari ad oggi, salvo la riproposizione di un suo progetto che rispetti la lettera e lo spirito del Piano triennale 2008-2010, costituisce la causa di un ingiustificabile ritardo nel progetto teso a riportare la lingua sarda nelle scuole nell’area del centro-nord Sardegna e un danno rilevante degli interessi degli alunni e studenti, degli insegnanti e delle famiglie della minoranza linguistica storica sarda e del gallurese, sassarese, catalano e tabarchino.

Purtroppo ad oggi i docenti del Centro-nord Sardegna che volessero formarsi dovrebbero spostarsi a Cagliari e ciò è ingiusto ed inaccettabile; su Comitadu confida che l’Assessorato regionale sblocchi al più presto la situazione con l’ausilio dell’Osservatorio per la lingua sarda che ha come compito anche il monitoraggio dell’applicazione dei piani triennali.

Infatti il ritardo generale nell’attuazione del piano triennale 2008-2010 che purtroppo ancora dimezzato parte nel 2011, pur mitigato dalle buone pratiche dell’Università di Cagliari e dall’impegno dell’Assessorato regionale alla cultura, pone in forse la corretta attuazione del Piano triennale 2011-2013 recentemente approvato e l’impiego dei fondi già stanziati per l’anno 2011 che sta per terminare.

Persistendo la protervia di chi non intende sentire ragioni nell’Università di Sassari e insiste nel rifiutare l’applicazione delle linee di politica linguistica regionali che indicano nel 50% l’insegnamento curricolare in sardo e nelle altre lingue tutelate, si pone la questione dell’impiego dei rilevantissimi fondi stanziati dalla Regione per il progetto FILS e assegnati all’Università di Sassari e quindi la necessità che si trovi la maniera di riassegnare tali fondi o all’Università di Cagliari e/o a eventuali strutture private all’altezza del compito mediante riapertura di un bando pubblico.

Comunque l’esperienza dell’Università di Cagliari e l’impegno positivo dell’Assessorato alla cultura, potrà essere utile per la messa in pratica del Piano triennale 2011-2013 che prevede un aumento al 70% dei tempi e degli insegnamenti in lingua sarda curricolare, per l’analisi dei costi, della didattica, della logistica e dei risultati attesi e per la definizione dei criteri e metodologie di affidamento ad organismi pubblici e privati che metta a regime l’introduzione della lingua sarda e delle alloglotte nelle scuole.

Su questi temi su Comitadu pro sa limba sarda effettuerà un monitoraggio sull’effettiva attuazione del piano triennale 2008-2010 e sulla corrispondenza delle proposte con la pratica realizzata.

Su comitadu pro sa limba sarda, in questo periodo di crisi generalizzata della società sarda, rimane convinta che l’impegno verso la lingua sarda e le alloglotte, sia decisivo per il suo superamento sia per i riflessi identitari che per il suo valore di decisivo fattore di sviluppo economico e di avanzamento deciso della specialità della nostra Autonomia.

Per questo Su Comitadu pro sa limba sarda valuta sotto il livello minimo accettabile l’impegno finanziario dello Stato e della Regione sarda in questo settore.osservando ( vedi allegato ) che su 245.159.000 euro a disposizione dell’Assessorato regionale alla Cultura solo 988.000 euro sono dedicati alla lingua sarda rappresentando un inquietante 0,40 % della sua spesa totale.

Ancora più grave, per non dire gravissima è la percentuale d’impegno verso la lingua sarda registrabile nel complessivo bilancio della Regione e nelle attività degli altri Assessorati ed Enti strumentali.

Nella predisposizione dei documenti finanziari per il 2012 sarebbero estremamente negativi tagli orizontali sugli stanziamenti per la lingua sarda che al contrario merita più attenzione ed aumenti tali da dare impulso alla applicazione del Piano trienale 2011-2013.

Su comitadu pro sa limba sarda confida che il Consiglio regionale aumenti gli stanziamenti per la lingua sarda e tenga fede ai suoi propositi autonomistici ed identitari.

Per Su comitadu pro sa limba sarda

il coordinatore
Mario Carboni